Bolgheri, piccolo centro della provincia di Livorno reso celebre, enologicamente parlando, da alcuni dei più conosciuti Super Tuscan che hanno avuto la forza di trasformarsi in prodotti del territorio. Da qui la nascita dell’omonima Doc, dove hanno trovato un ambiente ideale vitigni a bacca rossa di origine bordolese come il Cabernet sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e il Petit Verdot. Tra le aziende più blasonate della zona, Tenuta Argentiera conta oggi su una superficie vitata di 85 ettari, dalle cui uve nascono principalmente vini rossi, tra cui l’iconico Argentiera Bolgheri Doc Superiore, prodotto per la prima volta nel 2003 e da allora divenuto simbolo di un territorio e di uno stile produttivo che trova le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nei suoli che caratterizzano la parte Sud della Denominazione.
In Tenuta Argentiera la longevità dei vigneti è una priorità, in virtù della sua importanza nell’espressione del miglior equilibrio vegeto-produttivo delle piante e dei riflessi positivi che quest’ultimo, insieme all’adattamento delle varietà al terroir bolgherese, esercita sulla costanza qualitativa delle produzioni, anche in annate meno positive. Tale longevità risulta tuttavia minata dalla diffusione di malattie del legno, Esca in primis.

Elia Rancan e Roberto Merlo sono tra gli autori di questo articolo pubblicato nel numero di Novembre 2023 della rivista VVQ – Vigne, Vini & Qualità.

L’articolo completo qui: Gestire il Mal dell’Esca per preservare la qualità della vigna