Durante la primavera 2017 si sono verificate ripetute gelate tardive in molte regioni viticole del nord Italia, iniziate con un primo evento il 19 aprile, seguito poi da altri in date successive. I danni si sono verificati durante le prime ore del mattino, quando le temperature sono scese sotto lo zero, prevalentemente nelle zone di pianura e di fondo valle. Al momento della gelata le viti erano in una fase fenologica di grande sensibilità al freddo; erano infatti già presenti le prime foglie distese. Il gelo ha provocato lessature diffuse dei germogli con gradienti di danno variabili a seconda della posizione del vigneto e del minimo termico raggiunto nei diversi siti.
Leone Braggio e Roberto Merlo sono tra gli autori di questo articolo pubblicato nel numero di Dicembre 2017 della rivista VVQ – Vigne, Vini & Qualità.
L’articolo completo qui: Gelate primaverli che fare