La variabilità della comparsa dei sintomi di Mal dell’Esca nelle diverse annate è legata all’evoluzione meteorologica della stagione secondo “meccanismi” ancora non chiari alla comunità scientifica per la complessità delle variabili coinvolte. Mentre nel corso del 2019 le manifestazioni di Mal dell’Esca sono state particolarmente tardive e hanno avuto un’esplosione nella seconda metà di luglio, nel 2020 i sintomi sono comparsi precocemente e si sono poi diffusi in modo significativo. La gravità e la frequenza con cui i sintomi della fitopatia si sono manifestati nel corso degli ultimi anni hanno suscitato fermento nella ricerca di strumenti in aiuto alle aziende viticole, perché il solo monitoraggio non basta, è necessario agire.
Leone Braggio e Roberto Merlo sono tra gli autori di questo articolo pubblicato nel numero di Novembre 2020 della rivista VVQ Vigne, Vini & Qualità.
L’articolo completo qui: Mal dell’esca monitoraggio sperimentazione azione