La produzione di vini di alto profilo e di indiscusso valore è una tappa imprescindibile nel cammino verso la costruzione di una forte identità aziendale. Questo progetto ha come obiettivo la creazione di un metodo che, attraverso la definizione di un cru con conseguente vinificazione separata del singolo vigneto, porti alla produzione di vini fortemente identitari. Considerare il singolo vigneto come un’unica entità significa accettare il risultato di una media che, seppur altamente qualitativa, non considera, anzi annulla, una serie di variabili presenti nel vigneto stesso. Pertanto è verosimile che la media della qualità delle uve tenda ad abbassare il reale potenziale qualitativo dei vini che è possibile ottenere. Queste variabili, riconducibili a requisiti del suolo, ai microclimi, a diversi equilibri delle piante si ripercuotono sulle caratteristiche intrinseche dell’uva. La classificazione organolettica e analitica delle uve, insieme all’analisi delle altre variabili citate, permette di identificare e separare le uve vinificando secondo una logica di parcellizzazione, per ottenere dei vini con espressioni diverse tra loro. Questo metodo consente di acquisire gli “ingredienti” da utilizzare nel blend finale, per accrescere la qualità e valorizzare l’identità dello stesso cru. Una reale e concreta conoscenza dell’azienda vitivinicola e delle sue componenti diventa uno dei fattori determinanti per pianificare seriamente un percorso rivolto alla produzione di vini dalla precisa identità, migliorati dalla separazione delle singole parcelle selezionate in campo.
Mattia Filippi e Ivan Cappello sono tra gli autori di questo articolo pubblicato nel numero di Settembre 2019 della rivista VVQ – Vige, Vini & Qualità.
L’articolo completo qui: Metodo di parcellizzazione dei cru aziendali