Nel mondo enologico il concetto di shelf life assume un significato dinamico in quanto legato alle inarrestabili capacità evolutive del sistema chimico specifico di ogni vino. Il vino in bottiglia evolve e la sua attitudine a conservare e mutare la propria piacevolezza con lo scorrere del tempo ne decreta spesso il valore e il successo. Negli ultimi anni l’apertura di orizzonti commerciali su scala mondiale, con tutte le relative ricadute in termini di distribuzione dilatata, confronto qualitativo e sempre nuovi competitor, ha esposto i produttori di vini bianchi a una serie di nuove sollecitazioni tecniche, tra cui il contenimento dei solfiti e del grado alcolico. Inoltre tutte le grandi aree enologiche di interesse poggiano la propria autorevolezza e credibilità anche sulla capacità dei propri vini di conservare ed evolvere positivamente nel tempo la propria piacevolezza. Questo studio sulle dinamiche evolutive dei vini bianchi del Nord-est d’Italia ha permesso di chiarire in parte quali approcci tecnici siano funzionali alla dotazione nei vini di caratteristiche vantaggiose per affrontare, in maniera più responsabile e consapevole, il mercato globale nelle sue rinnovate esigenze logistiche e nella maggiore attenzione dei consumatori e degli organi legislativi riguardo i conservanti impiegati.
Umberto Marchiori è autore di questo articolo pubblicato nel numero di Dicembre 2018 della rivista VVQ – Vigne, Vini & Qualità.
L’articolo completo qui: La sfida della longevità